La storia della Società
Agli inizi del novecento la Sardegna, ad eccezione della zona mineraria del Sulcis, era ancora una terra a prevalente economia agro-pastorale arcaica in quanto in gran parte incolta o basata su micro aziende contadine o pascolo vagante.
Erano altresì del tutto assenti le attività manifatturiere.
La base di avvio per una inversione di tendenza venne data dalla legge speciale del 02/08/1897, promossa dall’ on. Cocco Ortu, allora Ministro dell’ Agricoltura che contemplava provvidenze di un certo rilievo per l’economia sarda.
Il provvedimento legislativo prevedeva la regolamentazione delle acque mediante la costruzione di sbarramenti sui principali fiumi della Sardegna, con il preciso obiettivo di regolarne le piene , sfruttarne le acque in modo da realizzare aziende agricole moderne, tali da favorire lo sviluppo di colture intensive; nel contempo si intravedevano nell’ elettricità le grandi direttrici sulle quali si sarebbe potuto fondare una strategia economico-industriale tale da produrre una vera rivoluzione nella debolissima economia sarda.
In questa situazione svolse un ruolo guida la Banca Commerciale Italiana, modello di Banca Mista che oltre a svolgere le tradizionali operazioni bancarie, rivolge il suo interesse verso lo sviluppo industriale.
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